Mondo in Frantumi

La lotta di un movimento nonviolento (ma molto determinato) vista un po' più da vicino Di clima, vernice e tanti dubbi Vernice contro l'inerzia dei potenti di fronte alla crisi climatica: ne abbiamo parlato qualche tempo fa , e come ricorderete, la mia opinione in merito era incerta: se da una parte infatti l' apatia generale nei confronti della catastrofe in corso era esasperante (così come lo è tuttora), dall'altra mi chiedevo se azioni di questo tipo fossero davvero il modo migliore per risvegliare le coscienze dei cittadini e spingere i politici a prendere provvedimenti più seri contro l'uso dei combustibili fossili. Al mio scetticismo sul metodo, inoltre, si aggiungevano i dubbi sulla longevità di questo genere di attivismo: avremmo ancora sentito parlare di blitz ambientalisti o la cosa si sarebbe risolta nel nulla, lasciandosi dietro qualche titolo di giornale, più sicurezza nei Musei per qualche tempo, e poco più? Ebbene, ora conosciamo la risposta.      Ul

Siamo meno coraggiosi dei nostri genitori e nonni, si dice... oppure sono loro a essere stati illusi? "I nostri nonni hanno visto la guerra, ma..." C'è aria di disappunto in giro, anche tra i giovani, che l'era post Covid ha prima esiliato dai banchi di scuola o dell'università, e poi messo di fronte a un futuro (ancora più) incerto. A dire la verità, in tanti lo sentono, questo senso di smarrimento, ma forse, soprattutto ai piani alti, esprimerlo a parole è tabù. Ed è così che ogni tanto si sentono in giro banalità sul fatto che ottimismo e impegno sono quello che ci vuole per rimettere in sesto le cose e tornare a una supposta Età dell'Oro. " Pensate ai nostri nonni ", dice qualcuno, " hanno visto la guerra, ma... " Sì, predicatore di turno, lo sappiamo. Hanno continuato a lavorare. Hanno continuato a procreare. Hanno continuato a sperare. Ed è tutto vero, eh, non si discute: ma credo ci sia tanta ignoranza in merito, ed è da qui che nas

Il 2019 sembra già Preistoria... e il 2020 non è ancora finito Il tempo? Un concetto relativo Lo scorrere del tempo, si sa, può essere un concetto incredibilmente relativo. Un pomeriggio trascorso a fare ciò che più ci piace non dura mai abbastanza, mentre cinque minuti dedicati a qualcosa di noioso già sembrano eterni... io per primo ricordo ore che sembrano quasi avermi chiesto settimane intere di vita.   Come se non bastasse, tante volte ci si mette di mezzo anche la nostalgia , con quel suo vizio di metterci davanti momenti passati con così tanta forza da illuderci di poterli ancora riagguantare così, su due piedi, con un semplice gesto della mano. Le minuzie della vita, invece, scivolano via come acqua: cosa si è mangiato a pranzo due giorni fa, se una certa canzonetta scema sia stata il tormentone dell'estate 2005 o 2006, un libro letto senza entusiasmo... tutto passa senza lasciare traccia. E anche davanti a prove schiaccianti come appunti, fotografie e una semplice ricerca

Il "pallone cinese" anima un weekend di febbraio e diverte il Web, ma...  Lassù, nel cielo blu... Se anche in queste ultime ore avete preso coraggio e vi siete sottoposti all'ormai quotidiano stillicidio di notizie cattive o preoccupanti , saprete sicuramente della tragica fine del pallone-sonda cinese avvistato nei cieli del Nordamerica e seguito passo passo dalle autorità canadesi e soprattutto statunitensi. Dopo voci discordanti e probabilmente ore di discussioni, il presidente USA Joe Biden ha infine ordinato l'abbattimento dell'intruso mentre sorvolava le acque dell'Atlantico, dove unità della Marina hanno provveduto al recupero dei resti per ulteriori accertamenti. Morte di un maldestro viaggiatore, verrebbe da dire. Se il povero pallone ha così concluso la sua scampagnata intercontinentale, la vicenda è però tutt'altro che conclusa, naturalmente...      Elettricità statica nell'aria A pallone ancora in aria, le autorità americane si sono dette