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Visualizzazione dei post da ottobre, 2024

7 cose che fanno molta più paura di Halloween

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Ormai è difficile spaventarsi con spettri e racconti dell'orrore... Arrivati ormai in pieno autunno, eccoci di nuovo nel periodo di Halloween, la festa straniera (ma non troppo) dedicata al mistero con un pizzico di terrore. Sulla futilità o addirittura diabolicità di questo Carnevale in salsa horror lascio mettere becco agli altri: da parte mia, non ho mai trovato nulla di male in una notte dedicata a ciò che i nostri sensi e i nostri computer non riescono a cogliere, a quel po' di irrazionale con cui bene o male in certi momenti della vita ci ritroviamo a fare i conti... ...tuttavia, devo ammettere che in questi ultimi anni è diventato più difficile pensare molto all'inspiegabile, a ciò che potrebbe trovarsi dall'altra parte, quando già da questo lato dell'esistente abbiamo così tanti grattacapi. A dirla tutta, ci sono parecchie cose che provocano molti più brividi dei trapassati in vena di rimpatriate: La guerra, soprattutto in questa sua nuova modalità così dist

Tre parole che non si possono più sentire sugli annunci di lavoro

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Non me ne vogliano i recruiter, ma... In questi giorni, in parte per ragioni che di sicuro ricorderete , ho deciso di dedicare un po' più di tempo alla ricerca di nuove opportunità professionali. Una scelta forse un po' impopolare  di questi tempi, ne convengo; ma all'occorrenza l'Apocalisse incombente può trasformarsi nello sprone che non ti aspetti . A ogni modo, la trafila la conosciamo un più o meno tutti: un bel respiro, una lucidata al cv, e via con gli annunci. Già, gli annunci: proprio su questi ultimi vorrei spendere qualche parola - qualche parola sulle parole, per essere precisi. Ora, forse me ne sono accorto solo adesso, ma... ...le avete notate? Quelle tre paroline che, insieme o in solitaria, nella descrizione a regola d'arte del potenziale luogo di lavoro sembrano non mancare quasi mai - e che, a dirla tutta, iniziano a pesarmi un po': vediamole insieme. Cominciamo con collaborativo : con il dovuto rispetto, vorrei ben sperare che lo sia! Le ipote

Occhio alla testa: ai confini della privacy

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Le leggi sulla privacy mettono paletti alla tecnologia, ma... Un paragone arcinoto: il cervello è un computer. Una preoccupazione crescente: come un computer, il cervello può essere violato e hackerato , magari approfittando tante nuove scoperte e tecnologie emergenti che promettono miracoli attraverso la nostra materia grigia. Dall'altra parte del Mondo, qualcuno sta cercando di rimediare: è di questi giorni la notizia di un emendamento che lo Stato della California ha apportato al suo Consumer Privacy Act, mediante il quale i politici di Sacramento intendono difendere la privacy ai tempi della nuova rivoluzione tecnica, seguendo gli esempi del non lontano Colorado e ancor prima del Cile in questo territorio ancora in larga parte inesplorato. In base alle nuove regole californiane, i dati cerebrali dei consumatori sono ora equiparati agli altri "dati sensibili", impegnando quindi enti e aziende a trattarli con gli stessi standard previsti dalle normative vigenti. Un p

Sconnesso su LinkedIn

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Sentirsi isolati nella mecca del networking Fra il lento declino di X-fu-Twitter (che se grossomodo risolve i suoi guai da una parte se ne ritrova di nuovi da un'altra) e la stagnanza di molti altri social (con l'eccezione forse del giovane Bluesky) mi sono ritrovato a dare l'ennesima chance a LinkedIn - vuoi perché in questi tempi di lavoro non sempre esaltante è bene tenersi aperte tutte le porte, vuoi anche per la curiosità di riesplorare un ambiente che di recente avevo trascurato. Sul momento le cose sono andate meglio del previsto: non solo il mio recente saggio sul movimento anti-lavoro è stato accolto certo interesse, ma ho notato un netto indietreggiare di elementi di disturbo quali post melensi dalla retorica ingannevole del se vuoi puoi , comizi politici improvvisati e attività di profili animati da fini poco limpidi . Tutto bene, quindi - almeno per un po'. Perché dopo un certo una nota stonata, una curiosa sensazione l'ho avvertita. È quel certo ot