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Visualizzazione dei post da aprile, 2023

Dio non è morto, ha solo cambiato faccia

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Sebbene le forme tradizionali di religiosità siano in declino, i bisogni a cui queste cercano di rispondere non scompaiono Madonne pizzaiole nell'era di Internet In questi ultimi tempi ha suscitato non poco scalpore la vicenda della Madonna di Trevignano , ultima nella lunga serie di vere o presunte apparizioni mariane in Italia e nel Mondo. Scalpore, ma anche qualche risata: dall'improbabile miracolo della moltiplicazione della pizza alle ire di diversi ex-fedeli che si ritengono raggirati , la domanda che in casa e in Rete si fanno più o meno tutti è inevitabilmente ma com'è possibile che la gente ci creda? Siamo, dopotutto, nell'anno del Signore 2023, in un'era dove la pratica religiosa è quasi ai minimi termini, il popolo di coloro che vive in tutto e per tutto secondo i dettami della Chiesa ormai in via d'estizione, mentre il progresso scientifico e la connessione costante a Internet ci fanno sentire così tanto informati ed emancipati da indurci a guardare

L'era della protesta è finita?

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Tanti i problemi del Mondo, e tante le proteste in corso: ma le vecchie tattiche sembrano funzionare sempre meno Crisi del Mondo, crisi delle proteste? Che le cose nel Mondo non stiano andando molto bene lo stiamo dicendo da un po': e quando le cose non vanno bene, non è raro che la gente scenda in piazza a far sentire la propria voce. Ogni tanto, la protesta vince e convince chi governa a rivedere i propri piani, altre volte invece le cose vanno diversamente: e guardando alle manifestazioni in corso in queste settimane, pare che il secondo scenario stia diventando la norma, o quasi. In Francia, nonostante una lotta tenacissima, durissima e a tratti violenta, condotta tra scioperi, cortei e scontri, la contestata riforma delle pensioni sembra avviata a concludere il proprio iter  come nei piani del presidente Macron e della premier Borne ; in Italia intanto, le azioni pro-ambiente di Ultima Generazione , per quanto animate da ottimi intenti , si rivelano del tutto controproducenti

Internet e minori, una discussione disonesta?

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Si parla molto di iniziative per ridurre il tempo dei minori su Internet, ma forse al riguardo siamo tutti un po' ipocriti Minori in Rete, tempo di limiti Si torna a parlare di Internet e minori: dal 1° marzo 2024, infatti, nello Stato americano dello Utah sarà a quanto sembra obbligatorio il consenso dei genitori per l'accesso ai social network da parte degli utenti sotto i diciotto anni, mentre TikTok ha annunciato un nuovo limite di tempo quotidiano (un'ora, per la precisione) per i suoi iscritti più giovani; e in Italia, proprio l'accesso ai minorenni e ai loro dati è un punto focale della disputa in corso tra OpenAI e il nostro Garante della privacy.  Sebbene indubbiamente sgraditi a tanti giovani internauti, provvedimenti di questo tipo hanno sulla carta delle solide ragioni, oltre al sempre possibile rischio di incontri pericolosi con sconosciuti dalle cattive intenzioni: diversi studi indicano infatti come un uso eccessivo dei social possa avere effetti negat

AI, ahi ahi ahi

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E se mentre innovatori e governi tentano di "frenare" lo sviluppo dell'Intelligenza Artificiale la partita fosse già stata persa? AI son dolori Le Intelligenze Artificiali (Artificial Intelligence, AI) stanno correndo troppo? Sembrano pensarlo un numero sempre più nutrito di studiosi, innovatori e altre figure di rilievo, tanto che una lettera aperta pubblicata al riguardo dal Future for life institute ha già raccolto tra le altre le firme di Elon Musk e dei ricercatori di Google/Alphabet. La proposta? Una moratoria di sei mesi sull'addestramento di tutte le Intelligenze Artificiali più potenti di GPT-4, il più avanzato sistema sviluppato da OpenAI, laboratorio californiano co-fondato dallo stesso Musk. L'idea è quella di utilizzare questo tempo per studiare e adottare migliori protocolli tecnici ed etici per l'uso e la diffusione di tali potenti tecnologie. Un appello che sembra far leva su un sentimento in crescita, e su un dibattito in corso anche qui in