Con i meme (forse) si vince, ma...
I meme rompono il ghiaccio, ma impoveriscono il dibattito Con il proseguire dell' accidentata campagna elettorale statunitense sono tornati in gran spolvero anche loro, i meme. Schegge di contenuti divertenti (o ritenuti tali) si stanno riversando sui social e non solo, incapsulando presunti pregi e discutibili difetti dei candidati, cercando in qualche modo di incapsularne l'essenza e il messaggio visti da seguaci e oppositori. Ecco allora la candidata democratica in pectore Kamala Harris diventare " brat ", o un commento dell'aspirante vicepresidente repubblicano J. D. Vance sulle donne senza figli "gattare" infelici scatenare una valanga di risposte ironiche. Ora, considerata la posta in gioco e la comprensibile ansietà, alleggerire la tensione con un pizzico di humor dissacrante è non solo naturale, ma legittimo. Inoltre, nell'era di TikTok e degli span di attenzione in picchiata l'uso dei meme è vitale: in fondo si tratta di attirare l