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Visualizzazione dei post da febbraio, 2024

L'età dell'impermanenza

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Quando tutto sembra sfuggirci di mano, come si reagisce? Come nubi al vento Forse questa è la prima volta dopo molti anni che le nostre società avvertono su di sé con tanta forza l'ombra dell'incertezza; è vero, nel corso della Storia di momenti bui e caotici se ne trovano sempre, però in quest'ultimo quasi-lustro l'incalzare delle crisi è stato particolarmente spietato: Covid-19, recessione, clima, Ucraina, Palestina... tutti disastri arrivati alle porte e direttamente in casa del nostro Occidente, da tempo abituato a vedere guerre ed epidemie solo attraverso uno schermo. Siamo stanchi, irritati, angosciati, impotenti come nubi al vento. Le certezze che credevamo di avere, già scosse dopo il crac del 2008, sono ora morte e sepolte. Il domani è un mistero che suscita più paura che curiosità, arrivare a un nuovo anno più o meno tutti interi il massimo traguardo a cui aspirare. L'esistenza è sempre stata precaria, come non mancano di ricordarci gli  antinatalisti , m

I blog salveranno la Rete in frantumi?

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Antichi ma resilienti: e se fossero i blog a "salvare" la Rete? Internet non sta bene, e noi nemmeno Che la Rete non ci stia facendo molto bene non è esattamente un segreto. Ci si strappa i capelli, in maniera un alquanto ipocrita , su social e adolescenti, ma pare chiaro che anche gli adulti non siano affatto immuni alle minacce del digitale, fino alle conseguenze più  drammatiche . In effetti, tra piattaforme e personaggi che vivono d'indignazione perpetua, siti pieni zeppi di disinformazione pericolosa e altre insidie, Internet non sembra un luogo molto raccomandabile. Eppure, in questo mare in tempesta, forse esistono ancora porti sicuri per gli internauti: i vecchi blog. Cari vecchi blog Anche nell'era dei social, dell'informazione istantanea e delle reazioni a caldo i classici blog personali stanno dimostrando una certa dose di resilienza; certo, non possono competere con la brevità di un tweet o l'immediatezza di un video su TikTok, però offrono qualco

Ansie grandi e piccole sull'orlo del precipizio

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Vivere la fine del Mondo, tra una seccatura e l'altra Il Mondo sta finendo, ma... Il Mondo ora come ora non se la sta passando bene. Fra crisi climatica, guerre, tecnologie inquietanti e tessuto socio-economico in disfacimento tutti gli indicatori sembrano suggerire una più o meno prossima fine dell'Umanità, se non tout court almeno per come la conosciamo ora. Eppure, anche in questa selva di allarmi sempre più numerosi e rumorosi, la nostra vita quotidiana va avanti, perché non può essere altrimenti: serve ancora un lavoro per pagare spesa e bollette, a mandare avanti una casa bene o male ci si deve comunque pensare, e via dicendo. Inoltre, tutte queste "piccole" faccende continuano a causarci problemi che per quanto minimi nel grande schema delle cose rimangono tutt'altro che minuscoli nelle nostre modeste vicende individuali: seccature al lavoro, l'auto che non parte, internet KO, il quattro in pagella di un figlio... c'è solo l'imbarazzo della sc

Il Mondo in uno schermo

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Vicini a tutto eppure così distanti... il paradosso della Rete Connessi ma isolati, e non solo dalle persone Una critica comune che viene mossa alla Rete è quella di mettere in contatto e allo stesso tempo isolare le persone. Un'accusa paradossale, ma al tempo stesso almeno in parte veritiera: le connessioni virtuali infatti possono essere incredibilmente selettive, permettendoci di creare rapporti su misura più simili a prodotti che a relazioni autentiche, celle dorate in cui possiamo scegliere di entrare, restare e uscire a nostro piacimento. A ben guardare, lo stesso discorso può però essere esteso anche a cose, avvenimenti e opinioni: non siamo mai stati così vicini e allo stesso così distanti dalla realtà nel suo insieme. Telespettatori ed esperti improvvisati Prendiamo le notizie che ci arrivano ogni giorno, come guerre, crisi, proteste... oggi la Rete ci permette di immergerci nella Storia come mai prima d'ora, ma per tanti questa opportunità sembra ridursi a una fruizi