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Visualizzazione dei post da agosto, 2023

Accelerazionismo "degenere": quando "tifare" per l'Apocalisse non basta

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Accelerazionismo "degenere", la filosofia di chi apertamente cerca il disastro Se la fine del Mondo (o del sistema) tarda ad arrivare Abbiamo parlato delle varie ragioni che possono spingere la gente a non temere affatto la fine del Mondo o dell'Umanità, bensì ad accettarla, a considerarla in fondo come un bene (come ad esempio alcuni antinatalisti ) o addirittura ad attenderla con impazienza  per ogni forma di vita (come alcuni dei loro "cugini" più radicali, gli efilisti ). A volte il vero "nemico" di queste persone non è la vita bensì l'insieme dei vari sistemi sociali, economici e politici che spesso la rendono grama, ma la sostanza del sentimento non cambia, soprattutto quando tali strutture negative sembrano parti così integrali della nostra esperienza terrena da considerare l'Apocalisse l'unico modo per sbarazzarsene davvero. A volte però fare il "tifo" per l'Armageddon non è abbastanza: alcuni sono disposti a passare p

C'è chi tifa per l'Apocalisse?

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Davvero c'è chi dice "basta così"? Catastrofisti, disfattisti e "doomer" Le brutte notizie abbondano, non lo si può negare: tra guerre, crisi climatiche, economie in crisi e gente fuori di testa c'è davvero poco da stare allegri. Di fronte al disastro c'è chi si spaventa, chi s'indigna, chi cerca di fare qualcosa... e chi quasi gongola. Sembra esserci in giro gente che pare quasi godere delle continue disgrazie raccontate dai media e rese popolari in Rete. A volte può essere semplice curiosità morbosa, la stessa che tiene milioni di spettatori incollati alle cronache di delitti e incidenti vari, mentre secondo altri si può ipotizzare una "cinica" motivazione politica (mettere in cattiva luce un governo sgradito, promuovere una propria causa , eccetera). In molti altri casi, però, la situazione sembra più complessa, una sorta di malato attaccamento all'idea di un Mondo ormai irrimediabilmente perduto. Un atteggiamento che Oltreoceano vie

Complottismo, quando il gioco sfugge di mano

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(Dis)informazione disinvolta complottismi hanno effetti tragici offline Una sottile linea di sangue Agosto 2021, Santa Barbara, California: Matthew Coleman uccide i due figli piccoli dopo averli portati in vacanza in Messico. Luglio 2023, Fossombrone, Marche: Andrea Marchionni uccide la cognata Marina Luzi . Ancora luglio 2023, Rodello, Piemonte: un uomo tenta di uccidere un barista del posto investendolo con la propria auto, dopo mesi di intimidazioni e minacce. Cosa lega tra loro questi tre episodi di cronaca? Una sottile linea rossa di disinformazione, disagio mentale e violenza: in tutti e tre i casi, infatti, i responsabili hanno agito perché spinti da qualcosa di più grande e sinistro della "semplice" malvagità personale. Coleman ha infierito sui figli innocenti perché convinto che fossero portatori di DNA "rettiliano", cioè alieno, trasmesso loro dalla madre. Marchionni, da parte sua, considerava la cognata parte di un oscuro complotto per controllarlo e

Niente futuro, niente maniere

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I comportamenti folli che fanno notizia sono sintomo di una società ormai senza speranze? YouTuber irresponsabili, fan rissosi (e animali impazziti) Uno YouTuber statunitense, tale Kai Cenat , promette PlayStation in regalo e scatena la corsa all'omaggio tra i fan, causando disordini a New York e beccandosi due belle accuse per incitamento alla rivolta e promozione di un raduno illegale. Ai concerti, cantanti più o meno famosi diventano il ben poco metaforico bersaglio di "fan" pronti a testare le proprie abilità di tiro: tra le "vittime" illustri troviamo Bebe Rexha , Drake ,  Harry Styles , e  Baby K . Sono solo alcune delle storie assurde che sembrano ormai diventate la norma. Qualcuno potrebbe dare la colpa alle troppe ore passate sui social e all' economia dell'attenzione malata con cui siamo tutti costretti a fare i conti. Altri potrebbero pensare che sia un effetto del clima impazzito (in fondo anche gli animali sono stati piuttosto irascibili