Niente futuro, niente maniere

Vetro incrinato su gradiente blu-viola

I comportamenti folli che fanno notizia sono sintomo di una società ormai senza speranze?


YouTuber irresponsabili, fan rissosi (e animali impazziti)

Uno YouTuber statunitense, tale Kai Cenat, promette PlayStation in regalo e scatena la corsa all'omaggio tra i fan, causando disordini a New York e beccandosi due belle accuse per incitamento alla rivolta e promozione di un raduno illegale.

Ai concerti, cantanti più o meno famosi diventano il ben poco metaforico bersaglio di "fan" pronti a testare le proprie abilità di tiro: tra le "vittime" illustri troviamo Bebe Rexha, DrakeHarry Styles, e Baby K.

Sono solo alcune delle storie assurde che sembrano ormai diventate la norma.

Qualcuno potrebbe dare la colpa alle troppe ore passate sui social e all'economia dell'attenzione malata con cui siamo tutti costretti a fare i conti.

Altri potrebbero pensare che sia un effetto del clima impazzito (in fondo anche gli animali sono stati piuttosto irascibili negli ultimi tempi, dalle orche iberiche ai delfini giapponesi, senza dimenticare le mucche italiane).

Forse, invece, c'è sotto qualcosa di meno evidente ma più sinistro, un altro modo con cui i giovani esprimono la disperazione che sentiamo un po' tutti.


Dio è morto, tutto è lecito

In questi nostri tempi così incerti, in molti si aggrappano ancora a un Dio di qualche tipo, ma per tante altre persone ogni idolo è forse già morto da tempo, a cominciare da quel futuro in cui magari hanno riposto le proprie speranze per anni, solo per vederle svanire a ogni nuova crisi, a ogni nuovo disastro annunciato dai media e vissuto in prima persona.

Ma se Dio non c'è, tutto è permesso, avvertiva Dostoevskij ne I fratelli Karamazov; ma se per qualcuno la possibilità della Fine imminente diventa stimolo per esprimere coraggiosamente la propria umanità, per altri la vista del baratro si trasforma in un semplice pretesto per gettare tutto al vento, valori, prudenza, semplici buone maniere.

Se il Mondo sta per andare a ramengo, perché non fare tutto ciò che ci passa per la testa, sembrano pensare alcuni.

Vuoi fare una scemenza?

Va' pure, tanto non ci si può giocare un futuro che ormai non esiste più... 


Siamo solo all'inizio?

Un atteggiamento nichilistico di fronte alle crisi più gravi mai affrontate dal genere umano non è di per sé ingiustificato: quando ci si sente travolti dagli eventi, alzare le mani è una reazione naturale.

I problemi iniziano quando il nichilismo inizia a generare attivamente caos e violenza: purtroppo, questa sembra la destinazione a cui siamo diretti.

Il rischio a cui dobbiamo prepararci è che con il deteriorarsi della situazione globale, con l'emergere di sempre nuove catastrofi, il numero dei rassegnati pronti a menare le mani o a combinare guai aumenti a dismisura.

Cosa possiamo fare per salvare il salvabile?

In attesa che i vari Governi trovino il modo o la motivazione per restituirci un futuro degno di essere vissuto, possiamo solo cercare di mantenere un dialogo con chi vediamo particolarmente sfiduciato e insofferente, offrire un'occasione di ascolto e se possibile di aiuto per i problemi che nel nostro piccolo siamo in grado di risolvere.

Se non resuscitiamo il futuro, rischiamo di perdere anche il presente.

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