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Visualizzazione dei post da gennaio, 2023

Nostalgia della neve

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La crisi climatica si "capisce meglio" dai cambiamenti che possiamo osservare  La neve? Mai piaciuta, ma...   Posso confessarvi un segreto? A me la neve non è mai piaciuta un granché. Fredda, bagnata, da spalare, rallenta il traffico... bellissima da vedere, niente da dire, ma noiosissima da gestire (ricordo ancora lo sconforto di alzarsi alle sei di mattina e accorgersi della tormenta, lo spalare d'emergenza, le scommesse su quanto avrei tardato a scuola, e nel pomeriggio, la mezza odissea per ritornare a casa...). Quest'anno, arrivati ai Giorni della Merla, l'ospite sgradita si è tenuta lontana dalle mie parti, ad eccezione di una breve capatina in dicembre e di una pioggerella dalla consistenza sospetta una o due settimane fa. Non che sia la prima volta, anzi; da diversi inverni la situazione è questa: poche precipitazioni, quasi mai nevose. La cosa dovrebbe farmi felice, no? Niente bicipiti doloranti, niente rischi di scivolate assassine... Eppure... ...è chia

La retorica generazionale non risparmia nemmeno i boss

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Non ci sono più i boss di una volta? La notizia del momento Se negli ultimi tempi siete rimasti almeno qualche minuto in Rete o davanti alla TV, non avrete potuto evitare di scoprire i dettagli sempre nuovi della notizia del momento (una buona, contrariamente al solito ), vale a dire la cattura del boss Matteo Messina Denaro , latitante da ormai tre decenni. Non passa giorno senza che emergano nuovi particolari sulle circostanze dell'arresto, sulla rete di complicità che gli ha permesso di darsi alla macchia così a lungo, e soprattutto sul numero e sul lussuoso arredamento dei suoi svariati covi. E proprio sullo stile di vita condotto da Messina Denaro sembrano appuntarsi i cronisti e l'immaginario del pubblico: abiti firmati, profumi di pregio, capatine a ristoranti rinomati... ...una vita in fuga, certo, ma non per questo scomoda, anzi.  Un boss "decadente"? Tra i tanti commenti sentiti all'indomani della cattura del boss, uno in particolare ha colpito subito l

Morte alla Tecnofretta

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Il Digitale ha trasformato moltissimo il nostro modo di vivere... anche in modi più sottili (e irritanti) di quanto pensiamo I grandi cambiamenti dell'Era 2.0 Ho avuto a casa il mio primo PC nel 2001, la connessione a Internet è arrivata nel 2004. Floppy-disk, CD-rom, cavi e prolunghe ovunque! Ci pensavo l'altro giorno, e... sono passati davvero molti anni: in tutto questo tempo di cambiamenti se ne sono visti parecchi, e anche piuttosto evidenti. Negli ultimi vent'anni o giù di lì abbiamo imparato a lavorare, informarci, e persino ad amare in modo del tutto nuovo: una rivoluzione che se da un lato ci ha fatto parecchio comodo, dall'altro ci ha messo di fronte a tanti interrogativi e problemi. Le nostre relazioni sono diventate troppo superficiali ? Troppe cattive notizie tutte insieme ci demoralizzano ? Le nostre insicurezze e frustrazioni sono davvero così facili da sfruttare per personaggi senza scrupoli? Sono domande che le nostre società si pongono da anni, e ora

Relazioni o conferme, cosa vogliamo davvero?

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La Letteratura davvero immortale sa parlare anche ai lettori di oggi dei temi che hanno a cuore... come le relazioni Opere di ieri, temi di oggi Un pregio di diversi scrittori e artisti ancora oggi considerati "grandi" è la loro capacità di affrontare temi, ansie e preoccupazioni in apparenza molto più "moderne" rispetto ai loro tempi. Un esempio che viene subito in mente è l'autrice inglese Mary Shelley (1797-1851), che con il suo Frankenstein (1818) sembra anticipare i dilemmi della Bioetica, mentre attraverso  L'ultimo uomo (1826) affronta temi che diventeranno popolari nelle opere di genere fantascientifico-catastrofico... e non solo nella fantasia, come purtroppo abbiamo visto dal 2020 in poi. Si tratta di idee decisamente ardite per l'epoca, tanto più che arrivano da parte di una donna: eppure, a due secoli di distanza, gli interrogativi e le paure sollevati da questi due romanzi sono quanto mai attuali. E in questo senso, Shelley si ritrova in ot

2023, cosa ci aspetta?

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Di solito il nuovo anno arriva in un clima di aspettative e progetti, ma per il 2023 la situazione è diversa... Feste in sordina Un po' saranno stati il Covid-19 e l'influenza, che ancora colpiscono duro . Un po' sarà stata la crisi energetica, che ha tenuto spente parecchie luci e ancora ci fa preoccupare . Un po' sarà stata la crisi economica ormai eterna, con i pochi risparmi tenuti ben stretti e poca voglia di esprimersi in regali costosi o cenoni mozzafiato. Poi ci dobbiamo mettere i tanti piccoli problemi locali, familiari e personali che ci possono infastidire sempre, anche a Natale. Un insieme di cose, un malessere generalizzato, un'atmosfera poco adatta ad accogliere il 2023 con i soliti riti e buoni propositi...  ...Tra un augurio e l'altro scambiato come formalità, infatti, la domanda più o meno esplicita è stata sempre la stessa: che cosa succederà, quest'anno?      Una spirale negativa Dal 2020, l'arrivo di un nuovo anno sembra fare davvero