2023, cosa ci aspetta?


Di solito il nuovo anno arriva in un clima di aspettative e progetti, ma per il 2023 la situazione è diversa...


Feste in sordina

Un po' saranno stati il Covid-19 e l'influenza, che ancora colpiscono duro.

Un po' sarà stata la crisi energetica, che ha tenuto spente parecchie luci e ancora ci fa preoccupare.

Un po' sarà stata la crisi economica ormai eterna, con i pochi risparmi tenuti ben stretti e poca voglia di esprimersi in regali costosi o cenoni mozzafiato.

Poi ci dobbiamo mettere i tanti piccoli problemi locali, familiari e personali che ci possono infastidire sempre, anche a Natale.

Un insieme di cose, un malessere generalizzato, un'atmosfera poco adatta ad accogliere il 2023 con i soliti riti e buoni propositi... 

...Tra un augurio e l'altro scambiato come formalità, infatti, la domanda più o meno esplicita è stata sempre la stessa: che cosa succederà, quest'anno?     


Una spirale negativa

Dal 2020, l'arrivo di un nuovo anno sembra fare davvero poco per risollevarci il morale, anzi: dopo il primo anno di pandemia, infatti, abbiamo dovuto fare i conti con sempre nuove varianti e sempre nuovi problemi, inclusi i costi sociali ed economici di un'emergenza infinita; e come se non bastasse, a peggiorare le cose, ecco la guerra in Ucraina, con tutti i suoi effetti sui costi dell'energia, e quindi sulla nostra vita quotidiana... il tutto mentre la minaccia più grave, l'emergenza climatica, continua senza sosta. 

Una crisi dietro l'altra, dove ogni disastro, lungi dal risolversi, resta a tormentarci, aggravando i guai precedenti e rendendoci più fragili nei confronti di quelli futuri: di Covid-19 si è tornati a parlare in occasione della nuova ondata di contagi in Cina (nessun pericolo per noi, pare, ma il dubbio resta), mentre in Ucraina la pace (in qualsiasi modo la si intenda) resta un miraggio.

...sembra davvero che il Mondo sia ormai in preda ad una spirale negativa impossibile da spezzare, mentre governi e istituzioni tradizionali non sanno bene che pesci prendere.

Un'incertezza continua, che si riflette su ciascuno di noi, uccidendo le nostre speranze: coltivare progetti, pensare di cambiare rotta sembra un'assurdità, di questi tempi: riuscire a conservare quel minimo di sicurezza che ci rimane è già un proposito ambizioso... 

...e, riparati alla meglio, tendiamo l'orecchio cercando i segni del prossimo disastro. 

In fondo il 2021 e il 2022 hanno già deluso i nostri sogni di ritorno alla normalità, perché il 2023 dovrebbe essere diverso? 


Sperare, nonostante tutto

Appesantito dal bagaglio degli anni passati, il 2023 non parte di sicuro tra grandi aspettative.

Eppure, forse la nostra ribellione a questo Mondo in crisi potrebbe proprio partire da qui, da un voler sperare nonostante tutto, da un non volersi arrendere.

Tutto prima o poi finisce, anche il periodo più buio: magari quest'anno sarà davvero la volta buona, e allora vale la pena di non farsi trovare impreparati.

Basta poco: portare avanti i progetti che siamo ancora in grado di realizzare, dare una mano alle persone che ancora possiamo aiutare, e goderci quei momenti di tranquillità che ancora riusciamo a trovare, tra una notizia catastrofica e l'altra.

Continuando a tenere occhi e orecchie ben aperti, possiamo provare a percorrere anche questo nuovo tratto di strada, un passo alla volta.

Non è facile continuare, ma in fondo cos'altro possiamo fare?

Insomma, proviamo a dircelo? Buon 2023.

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