Ansie grandi e piccole sull'orlo del precipizio
Vivere la fine del Mondo, tra una seccatura e l'altra
Il Mondo sta finendo, ma...
Il Mondo ora come ora non se la sta passando bene.
Fra crisi climatica, guerre, tecnologie inquietanti e tessuto socio-economico in disfacimento tutti gli indicatori sembrano suggerire una più o meno prossima fine dell'Umanità, se non tout court almeno per come la conosciamo ora.
Eppure, anche in questa selva di allarmi sempre più numerosi e rumorosi, la nostra vita quotidiana va avanti, perché non può essere altrimenti: serve ancora un lavoro per pagare spesa e bollette, a mandare avanti una casa bene o male ci si deve comunque pensare, e via dicendo.
Inoltre, tutte queste "piccole" faccende continuano a causarci problemi che per quanto minimi nel grande schema delle cose rimangono tutt'altro che minuscoli nelle nostre modeste vicende individuali: seccature al lavoro, l'auto che non parte, internet KO, il quattro in pagella di un figlio... c'è solo l'imbarazzo della scelta.
La Fine è qui ma non del tutto, e nel frattempo le ansie di ogni giorno reclamano ancora la nostra attenzione.
Macroansie e microansie
Non penso di essere il solo ad avvertire l'altalena emotiva tra grandi e piccoli problemi, fra globale e personale, tra epocale e quotidiano: sempre più spesso mi pare di vivere ogni giorno con l'obiettivo di tenere a bada questi due estremi, che mi piace chiamare macro- e microansie (forse qualcuno le definisce già così?), che sembrano quasi dividersi i turni nel mio spazio mentale.
Ad esempio, senza violare troppo la mia privacy, posso dire di svolgere una professione a suo modo stressante: ho un compito magari non super-qualificato ma abbastanza delicato, che mi porta a dover bilanciare norme legali, doveri amministrativi e soprattutto interazioni con persone spesso poco collaborative... a volte non è facile, però spesso mi sorprendo a pensare a quanto tanto stress sia inutile mentre il Pianeta va a fuoco in tutti i sensi possibili.
In altri momenti, al contrario, sono scosso da cupe previsioni sul futuro proprio dal lavoro, o da un'incombenza domestica, e mi dico che è proprio a questi problemi che dovrei dare la precedenza.
È una curiosa condizione, la mia, dove per quanto entrambe nocive macro- e microansie sembrano competere tra loro, impedendo così che una delle due forze diventi un fardello troppo pesante da sostenere.
Si tratta a suo modo di un equilibrio, magari non dei più sani ma per ora funzionante.
Restare a galla, nonostante tutto
Come si sopravvive alle grandi ansie di un Mondo in crisi e alle piccole ansie di una vita come tante?
Agendo, o almeno provandoci.
Per la nostra vita quotidiana possiamo cercare di pianificare al meglio per ogni possibile scenario, e non temere di confidarci con chi abbiamo vicino, trovare insieme modi per creare reti di sostegno reciproco.
Per i tanti problemi del Pianeta possiamo fare meno, ma anche poco è meglio di niente: firmare una petizione, donare a una causa che ci sta a cuore, qualcosa del genere.
Al di là del nostro impatto effettivo, comunque mai da sottovalutare, cercare di riprendere il controllo può dare conforto allo spirito, così come possono aiutarci passioni e progetti personali.
La Fine non è come ce la dipingono nei film...
La scienza ha ipotizzato e descritto le modalità della fine del mondo.
RispondiEliminaQuel giorno l'uomo sarà già morto avendo distrutto la vita nel pianeta Terra.
Purtroppo non ne dubito affatto... buona serata.
EliminaLa vita va avanti finché non ci arriva un missile in terrazzo, e qualcuno maledirà i mandanti perché non è ancora finito il Campionato di calcio.
RispondiEliminaSembra una battuta, ma non mi stupirebbe se le cose andassero proprio così!
Elimina....siamo immersi in un'epoca all'insegna dello stress, per la "multiquantita" di problematiche, cui la mente è costretta a sottostare. L'energia, e la positività, sono le armi più vicine a noi, per sopravvivere, sperando che le cose si appianino...
RispondiEliminaBuona settimana e un saluto
Mi piace molto il termine "multiquantità", rende bene l'idea.
EliminaBuona settimana, e grazie per la visita.
Le problematiche che stiamo vivendo comprimono i nostri stati d'animo. Mi riesce ormai difficile guardare un qualsiasi TG perché c'è sempre e solamente un'informazione di base: va tutto male.
RispondiEliminaE, per carità, intendiamoci io non dico che va tutto bene. Ma possibile che tutto è sempre e solamente concentrato sul fuori, sull'esterno? E dentro di noi? Voglio dire, se ogni essere umano si mettesse nell'ottica di fare un po' di "manutenzione interiore", aggiustare il proprio stato d'animo aiuterebbe.
Ma il messaggio che arriva dall'alto, e da chi comanda, da qualche anno a questa parte viaggia su un solo binario: o con me o contro di me (ad esempio). Mentre il mondo avrebbe bisogno di concordia, calma, pace e solidarietà. "Occhio per occhio e il mondo diventa cieco" diceva Gandhi.
Un salutone e alla prossima
È proprio come dici: l'idea dominante è che "tutto va male", e quella subito sottintesa è che presto potrebbe andare anche peggio...
EliminaGrazie per la visita, a presto.
Forse dovremmo cercare di cogliere le ansie per le quali è bene darsi pena (comprese quelle micro) e quelle alle quali, per un vivere migliore, è meglio non dar troppo peso o considerare in secondo piano. La soluzione sta nel trovare un equilibrio. Non è facile, ma far dei distinguo è necessario. Anche per esser pronti ad affrontare con maggior energia, sino alla fine dei giorni, le macro ansie e i macro problemi.
RispondiEliminaHai assolutamente ragione, ma ahimè a volte non siamo noi a scegliere le nostre priorità, è sempre un po' una lotta...
EliminaGrazie per la visita, a presto.
Ma tu non pensi che le nostre ansie, micro o macro che siano, ce le creiamo noi nel momento stesso in cui ci accorgiamo della nostra non consapevolezza di fronte ad un problema? Pandemia docet dico da un po' di tempo... Personalmente ho imparato molto da essa.
RispondiEliminaCredo che tu abbia ragione, a volte il non sapere è la cosa più preoccupante...
EliminaBuona serata, e grazie per la visita.
Viviamo un'epoca ansiogena dove chiunque possa farlo dipinge catastrofi, magari solo per attirare l'attenzione. Non esiste il controllo sugli eventi, succedono e basta. Ma ci sono stati momenti peggiori di questo, solo che non c'era la stessa capacità di attirare attenzione tramite il panico. Penso che il problema principale della nostra società non sia la sua vicinanza ala fine (sollo presupposta), ma la sua estrema tossicità. Tenere un po' di più gli schermi spenti magari aiuterebbe a concentrarsi sui problemi più piccoli che sono gli unici che possiamo risolvere direttamente. Solo che non ne siamo più capaci perché dipendenti da una rete di contatti inutili e artificiali, partecipi tutti quanti dell'isteria di massa che ci manda ai matti. Almeno io la vedo così.
RispondiEliminaSicuramente il gettito continuo di notizie che ci arriva tramite la Rete non aiuta, e anche la cronaca ci mostrano persone sempre più fuori di sé...
EliminaGrazie per la visita, buona serata.
Molte ansie sono generate dalle nostre paure, bisogna unire le forze per un cambiamento positivo.
RispondiEliminaSì, immagino che il livello di atomizzazione della nostra società non aiuti
EliminaGrazie per la visita, a presto.
Todos os seres humanos vivenciam os problemas que elenca e existe uma generalizada sensação de insegurança, que a todos perturba e inquieta.
RispondiEliminaQue os homens de bem com responsabilidades decisoras possam contribuir para serem vencidos os problemas que enfrentamos.
Abraço solidário.
Juvenal Nunes
Obrigado, boa noite.
EliminaPer me la fine del mondo è già in fase attiva. Da quando si è ammalato mio genero ed è sottoposto a chemioterapia sono completamente distrutta. Vedo tutti i giorni la sua sofferenza, la devastazione di mia figlia e la perdita del sorriso di mio nipote. Le cure sono bombe e non abbiamo la certezza che funzionino. Lui è un camallo del porto con una forza mostruosa ora ridotto a un lumicino.
RispondiEliminaPurtroppo in questo nostro Mondo alla deriva gli ostacoli che la vita ci mette davanti sembrano ancora più grandi, l'incertezza si fa immensa...
EliminaUn abbraccio a te e alla tua famiglia.