I ricchi non sanno più cosa fare (o forse sì)


Tragiche o farsesche, le gesta di miliardari e tecnopotenti sono sintomo di... che cosa?


Una tragedia, e tanti perché

Sul disastro del Titan si è parlato moltissimo nelle ultime settimane, sia nelle concitate ore alla corsa contro il tempo per salvare i cinque passeggeri dispersi, sia nei giorni seguenti, alla luce della loro tragica sorte.

Tra i tanti commenti morbosi, sarcastici o indifferenti sui media e in Rete, però, un punto sembra aver catturato l'interesse generale, ovvero: cosa ha spinto quelle cinque persone (incluso il CEO della compagnia responsabile, Stockton Rush), che almeno in apparenza tutto avevano avuto dalla vita, a imbarcarsi in un'impresa così rischiosa, spendendo pure (nel caso degli altri quattro a bordo) un quarto di milione di dollari per il dubbio privilegio?

L'uomo della strada, così come quello dei social, non può che continuare a chiederselo scuotendo la testa: tutti quei soldi lui saprebbe spenderli in modo ben più piacevole e sicuro!  


Una farsa, e altrettanti perché

Le domande che il Titan ci ha posto in modo così drammatico sono le stesse che ci vengono riproposte da un altro recente fatto di cronaca, per fortuna assai meno deprimente, ovvero il presunto incontro di lotta tra Elon Musk, l'inesorabile patron di Tesla, SpaceX e Twitter, e Mark Zuckerberg, padre-padrone di Meta.

Intorno al match, in programma prossimamente non al Colosseo come riportato da alcuni (grazie a Dio) bensì (sembra) a Las Vegas, sono fioriti subito scoop raccapriccianti e un po' patetici, ma sui motivi della sfida resta il mistero.

Cosa spinge i due "grandi" della Silicon Valley a questo passo?

C'è chi ipotizza un rancore di Musk verso Zuckerberg, "reo" di star progettando un rivale per Twitter (che ora come ora non se la sta passando benissimo), ma pare un pretesto davvero debole; altri, prendendo a esempio il creatore del Titan, pensano a un semplice stunt pubblicitario, magari sfuggito un po' di mano; altri ancora, rifacendosi invece a quanto detto per i passeggeri dello sfortunato mezzo, ritengono che i due, ormai ricchi e potenti oltre ogni misura, siano semplicemente annoiati e in cerca di nuovi stimoli: in fondo, mentre dirigono i rispettivi imperi tecnologici, estraggono dati o hackerano cervelli, e magari allargano pure la famiglia in vece di noi plebei riluttanti, i sommi numi dovranno pure svagarsi, no?

A sapere la verità sono solo i due contendenti... forse.

In ogni caso, mentre aspettiamo che la scazzottata del secolo abbia luogo (sempre che succeda davvero), le nostre domande restano senza risposta, ma una cosa sembra sempre più certa: potremmo essere nei guai.


Ricchi annoiati, interrogativi inquietanti

In fondo, conoscere i motivi che portano ricchi e potenti a tentare le loro rodomontate non è davvero così importante, quello che deve interessarci (e preoccuparci) è che sono disposti a realizzarle.

Se si tratta di cavalcare l'economia dell'attenzione, abbiamo già visto come alzare l'asticella per far parlare di sé possa essere fatale.

Se si tratta di narcisismo, siamo messi male, perché i leader narcisisti non sono adatti al loro ruolo.

Se si tratta di semplice noia, il rischio è che persone come Musk e Zuckerberg si trasformino in emuli dei capricciosi dei dell'Olimpo, con idee balzane (o malsane) di ogni tipo e i mezzi per renderle realtà, con conseguenze imprevedibili.     

E non sono questi gli unici scenari possibili: i giganti del digitale hanno fatto di tutto per trasformare le rispettive piattaforme in ambienti "totali", dove l'utente potesse vivere, relazionarsi con gli altri, lavorare, informarsi e svagarsi senza mai uscirne; cosa ci dice che non stiano provando a riprodurre lo stesso meccanismo non più con le creature ma direttamente con loro, i creatori?

In fondo sappiamo come Musk abbia già uno stuolo di ammiratori zelanti e pronti a seguire le sue idee in ogni circostanza: per loro è modello di vita, aspirazione professionale, guru, ispiratore politico... perché non anche intrattenitore, dunque?

Forse è questo voler essere "tutto" la vera ragione dietro al match.

I potenti dell'Era Digitale hanno tutto, e vogliono essere dappertutto; fuggire è impossibile...

Commenti

  1. La morte dei Valori ha creato una situazione negativa. Niente vale la pena per impegnarsi.
    La noia porta a cadere nel trabocchetto delle cose inutili e dannose.

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    1. Trovo parecchio di vero in quanto dici, Gus; e qui poi si parla di gente che ha i mezzi per fare danni davvero grossi!

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  2. E' la nuova versione di panem et circenses: dare al popolo qualcosa con cui distrarsi mentre dietro le quinte continuano le macchinazioni, di cui nessuno parla davvero. Fa più notizia questo scontro che i 600 naufraghi al largo delle coste greche, cose da pazzi.

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    1. Purtroppo la società fa presto a dividerci in protagonisti e comparse...

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  3. La NOIA è una compagna di viaggio terribile. Impedisce di vivere bene (lo ha già scritto O. Wilde meglio di me).
    Cercando di evitarla quelli là sono finiti sul fondo dell'oceano.
    Questi 2 qua andranno a Las Vegas. Rischiano meno.

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  4. Pare davvero di sì; buona serata, sgrunt, grazie per la visita.

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