Al telefono con il declino

Immagine in bianco e nero di un vecchio telefono a rotella


Assistere al disfacimento di una società, una telefonata alla volta


Che il nostro tessuto sociale sia sempre più logoro non è proprio una novità, basta seguire un qualsiasi telegiornale.

Da qualche tempo, però, la questione ha assunto per me un carattere più personale.

Come forse avevo già accennato in qualche post precedente, infatti, dallo scorso autunno ho un nuovo lavoro, che in parole povere consiste nel contattare persone con pendenze amministrative per negoziare con loro una risoluzione bonaria e stragiudiziale... prima di passare a una chiusura decisamente meno bonaria e assai giudiziale.

All'atto pratico la cosa si traduce in trattative telefoniche per ottenere a) documentazione a discarico oppure b) un pagamento.

Ora, che la reazione dei miei interlocutori non sia estatica ci sta (a chi piace sborsare?); ma devo dire che i comportamenti di molti degli individui che contatto ogni santo giorno lavorativo sono desolanti, e a mesi di distanza non cessano di lasciarmi basito.

A fronte di poche, rare persone con un minimo di serietà o almeno buona creanza, finora ho avuto a che fare con urla, insulti, comunicazioni troncate come se non fossi nemmeno un essere umano degno di risposta, minacce, raggiri, parenti usati come sentinelle, impersonatori, accordi ripetutamente disattesi, recapiti inventati di sana pianta, documenti falsificati, illeciti confessati come se niente fosse (da allacci abusivi rivendicati quasi con orgoglio ad addebiti su utenze intestate a persone defunte da anni), e persino una lectio magistralis su una delle teorie del complotto più in voga dell'era pre-QAnon.

Persone che offendono o ingannano perché forse abituate ad agire così in ogni circostanza sgradita o almeno in tutte le occasioni in cui sia possibile farla franca.

Persone che persistono nei propri comportamenti nonostante le continue chance di cambiare strada.

Persone non più in grado di riconoscere all'altro la sua dignità umana, pur nel disaccordo.

No, non stiamo parlando di giovani "senza valori" o ipnotizzati da TikTok: i miei interlocutori sono ampiamente maggiorenni, inclusi padri e madri di famiglia, imprenditori, professionisti...

E se anche così tanti esponenti della cosiddetta "parte sana" della società sembrano del tutto proprio agio nel mettere in atto certi comportamenti, possiamo davvero stupirci della piega che stanno prendendo le cose?

Niente futuro, niente maniere... vale ormai per tutti?

Dal punto di vista personale, ogni offesa, ogni presa in giro, ogni telefonata chiusa in faccia è un'esperienza spiacevole, nel suo piccolo spesso de-umanizzante; da quello politico, è un ulteriore segno del rischio che questa nostra società non possa essere salvata... e che forse non lo meriti neppure.

Il nostro declino lo sento al telefono, una chiamata alla volta...

Commenti

  1. Nella mia vita ho fatto anche anche recupero crediti porta a porta, esperienza allucinante.. la gente resta convinta di poter farla franca, purtoppo coadiuvata da un sistema spesso premiante (se ad esempio non paghi le ultime rate di un prestito, l'ente erogatore a volte preferisce lasciar perdere piuttosto che imbastire pratiche di escussione forzosa. Anche perché le segnalazioni come "cattivo pagatore" vengono eluse in mille maniere.. ). C'è un atteggiamento arrogante come se fosse un diritto non restituire prestiti, in base a teoremi robihoodiani radicati nel tempo. Tutti colti e perseguitati dall'ingiustizia sociale, ma pochi consci del non poter eseguire passi più lunghi della propria gamba. Non per sopravvivere poi, ma per acquistare beni superflui che illudono di rimanere al passo. Spesso solo della propria ignoranza e dabbenaggine.

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    1. Dici benissimo, quanta gente si mette nei guai non per gas e luce, ma per un telefonino di ultima generazione!

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  2. Amico, con quel lavoro vai in frantumi.

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    1. Ci sono lavori peggiori, ma certi giorni anche questo non scherza

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  3. Guarda, non t'invidio affatto. Ma immagino ci sia da aspettarsi quel trattamento, da persone che già hanno qualche guaio con la legge e si trovano in chissà quale condizione. Poi aggiungi al mix il logorante (almeno nel mio caso) quotidiano tormento di telefonate che ricevo da persone che cercano di vendermi la qualunque (almeno 30 telefonate al giorno, cose da matti), quindi sei nel calderone con tutto il resto, il che rende la situazione ancora più difficile per tutti. Ed infine, come dice Franco qui sopra, l'atteggiamento arrogante è tristemente diffuso nel Belpaese, supportato da uno stato che preferisce lasciar perdere e dove ogni cosa va a tarallucci e vino.

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    1. Certo, e non mi aspetto assolutamente di essere accolto con un tappeto rosso, ci mancherebbe... ma vedere certi atteggiamenti da persone con il doppio dei miei anni (e non di rado in ottima posizione sociale) mi lascia basito

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  4. Un compito non facile, il recupero crediti, che spesso porta a risultati molto avvilenti, se non del tutto negativi.
    Buona settimana

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    1. Sicuramente allena a prendere le cose con più filosofia... buona serata

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  5. Posso raccontare la mia storia "d'amore" con i signori del ricupero crediti. Beh più che mia è quella incappata a mia figlia. Ha traslocato, ha fatto chiudere il contatore del gas, ma mi è dimenticata di pagare l'ultima bolletta. È arrivato il sollecito, si è precipitata a pagarlo. Dopo un po' di tempo telefona un signore per recupero. Mia figlia ha risposto che era stato tutto pagato e non avrebbe mandato nessuna copia della ricevuta del pagamento (in fondo chi vi conosce?), di accertarsi all'ente che ha commissionato il ricupero. Il signore ha continuato a telefonare altre volte. Un giorno ero presente io, mia figlia mi ha passato il cellulare e, poiché io non conosco la diplomazia, risposi cordialmente che se avessero continuato partiva una denuncia per stalking. Mai più sentiti. Spariti nella nebbia della val padana.
    Il che significa che qualche volta bisogna credere a quello che ti dice il cliente. Gli enti non sempre hanno ragione. È necessario sincerarsene. 👋

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    1. Ops dimenticavo. Io, nonostante la mia poca diplomazia, ho risposto senza insultare... Sia chiaro. Bye

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    2. Sicuramente c'è ente ed ente, così come cliente e cliente, allo stesso tempo stento a credere che il 90% di chi sento sia nella stessa spiacevole situazione di essere nel giusto ma non creduto

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  6. Una società violenta, che non riesce più a dialogare.

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    1. Sì, purtroppo c'è molta violenza, e c'è chi la esercita usando maleducazione e disprezzo quando sa di poterla fare franca

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  7. Mi fa molto piacere che questo post dal carattere un po' più personale sia stato ben accolto :)

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  8. Anch'io aspetto il pagamento di un danno subito dopo un certo numero di anni...tipica storia italiana.

    Il commissario liquidatore della società (passata dal fallimento alla amministrazione controllata) non mi ha molte chance perché non credo che non ci siano soldi per pagare i creditori ahimè.

    Un lavoro poco invidiabile il tuo.

    Un salutone e ti auguro il meglio

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    1. Le liquidazioni... lasciamo stare: se non altro tengo in allenamento la mia pazienza...
      Grazie per la visita, ricambio gli auguri

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