Addio alle auto?
Giovani senza automobile, un trend che ben rappresenta i nostri giorni
Giovani e auto: un sodalizio in crisi?
C'era una volta la prima automobile: un traguardo sognato da tanti ragazzi poco più che maggiorenni, freschi di patente e finalmente liberi di spostarsi in autonomia, pronti a gestirsi lavoro, divertimento e relazioni.
E oggi? Be', dati alla mano è evidente come negli ultimi anni l'auto non sia più il rito di passaggio ambito dalle generazioni precedenti: calano le immatricolazioni, e pure i patentati.
Cosa sta succedendo?
I tempi sono cambiati, continuano a cambiare, e ciò si riflette anche sulle possibilità e sulle scelte dei giovani.
Perché i giovani non comprano più l'auto?
Il rapporto "in crisi" tra giovani e auto rappresenta molto bene tante delle tendenze economiche e sociali in atto.
Prima di tutto c'è l'innegabile questione finanziaria: con lavori sempre più tardivi e precari e prezzi alle stelle, si fatica a possedere un proprio mezzo di trasporto, mantenerlo e rifornirlo di carburante.
Poi si deve tener conto della crescente consapevolezza dei problemi ambientali e climatici: se per salvare il Pianeta si deve inquinare di meno, e magari i mezzi pubblici e il car sharing ci sono e funzionano, ha senso buttare tempo e denaro per l'auto?
Infine, non possiamo negare la profonda trasformazione del nostro modo di intrattenerci e comunicare: se soprattutto in provincia i nostri genitori dovevano giocoforza guidare fino al cinema o alla discoteca della cittadina vicina, oggi sempre più persone "vivono" in Rete, comodamente sedute a casa propria.
Tutti questi fattori, in misura differente per ciascuno, stanno togliendo all'automobile molta di quella "mistica" di cui ha goduto per anni agli occhi dei ragazzi.
Non solo auto
Il declino dell'automobile è un simbolo potente di questi nostri anni così caotici, ma non è affatto l'unico.
Vogliamo parlare della casa, ad esempio?
Giovani precari, impoveriti, costretti a spostarsi più spesso per lavoro e in un Mondo ostile dove fare progetti a lungo termine sembra una follia non possono avere un grande interesse per mutui e proprietà...
Sarà interessante osservare come gli eventi e i trend in corso plasmeranno le nostre priorità e i nostri consumi.
C'è qualcosa, oltre il costo, che allontana i giovani dall'automobile.
RispondiEliminaSì, i tempi stanno cambiando, da molti punti di vista.
EliminaBuona serata, Gus.
Sai che a Milano conosco tante persone e amici che usano car sharing. Mi hanno detto che con tante offerte (5 società più 1 del comune di Milano) concorrenziali risparmiano.
RispondiEliminaNon saprei dirti di più
Un salutone e alla prossima
Si tratta di un settore in forte crescita, sono certo che si imporrà sempre di più nelle grandi città.
EliminaGrazie per la visita, buona serata!
Anche qui a New York alcuni miei colleghi di lavoro non hanno neppure la patente, riuscendo a sfruttare i mezzi pubblici ed il car sharing quando serve l'auto. E' una questione di costi (immagina non solo la manutenzione, ma il costo di un garage a New York) ma anche di mentalità.
RispondiEliminaSe ben ricordo è comune anche nelle grandi città dell'Europa dell'est, al posto del car sharing hanno le linee di trasporto pubblico ereditate dall'era sovietica.
EliminaVisti i morti da incidente automobilistico post discoteca spero che vendite e patenti calino ancora.. in realtà è vero, motocicli, bici (ove possibile, a Roma no) e monopattini incertono la tendenza.. poi se guardi le pubblicità, 3 su 4 riguardano nuove auto..ma chi le compra? A viaggiare meglio il treno (in aumento infatti), la macchina si chiede in prestito ai genitori al massimo.. e nelle grandi città (quelle efficienti almeno) il servizio pubblico è più che sufficiente.. intanto Buon Natale!!
RispondiEliminaPenso che questo trend continuerà.
EliminaBuon Natale e buone Feste!
Meno ce ne sono meglio è. Non se ne può più di inquinamento atmosferico e acustico. Calano vendite e immatricolazioni ma il traffico resta insopportabile e anche i cosiddetti mezzi ecologici come monopattini e bici vengono utilizzati con imprudenza. Incrementare l' uso dei mezzi pubblici sarebbe la cosa migliore. Se poi, nel mondo d'oggi, i giovani non possono più fare progetti a lungo termine è a causa dell' accettazione passiva della precarietà. Ormai, per fare un prestito personale per acquistare uno scooter, i giovani devono presentarsi in banca accompagnati dai genitori. Figuriamoci per un mutuo-casa. Continuando così si rinuncerà a tante cose , con buona pace di chi, come Checco Zalone, pontifica contro quel "posto fisso" che più di ogni altra cosa ti apre le porte del credito e, piaccia o no, consente ancora di far qualche progetto. A te e ai tuoi cari tanti auguri per un sereno anno nuovo.
RispondiEliminaC'è anche da considerare la diffusione dello smart working, va detto, sempre più persone lavorano stabilmente da casa.
EliminaRicambio gli auguri Fabio, buon inizio di 2024!
Un salutone e buon anno! Più che mai che in passato speriamo in un anno migliore
RispondiEliminaRicambio gli auguri, ne abbiamo davvero tutti bisogno... un sereno 2024!
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