Se le parole intrappolano

Una lavagna scura coperta quasi tutta da parole in gessetto bianco

Quando perdiamo tempo sulle definizioni invece di agire


È o non è?

Forse è solo un'impressione, ma mi sembra che negli ultimi tempi alla continua e multiforme battaglia fra poteri e fra ideologie si stia cercando di far assumere le spoglie in apparenza più innocue di divergenza lessicale.

Quella della Russia in Ucraina è un'aggressione o una "operazione militare speciale"?

Quello di Israele a Gaza è genocidio o no?

In Italia si fa davvero "dossieraggio" ai danni di politici e personaggi famosi?

Il Pianeta è entrato nell'Antropocene o è ancora all'Olocene?

Diatribe di questo tipo paiono affollare sempre di più i nostri feed sui social, i titoli dei giornali, i talk show... e francamente sono irritanti.


A volte serve precisione...

In linea di massima, essere accurati nelle definizioni è importante: solo partendo da punti di riferimento comuni è possibile capirsi, e solo capendosi è possibile giungere a un qualche tipo di accordo, o almeno dissentire con un minimo di cognizione di causa.

Soprattutto oggi, in questi nostri tempi di polarizzazione estrema, titoli creati ad arte per acchiappare clic e (dis)informazione assordante, la richiesta di precisione può apparirci assolutamente sacrosanta.

Eppure...


...ma oggi non c'è tempo

Di fronte alla gravità di quanto sta accadendo, è davvero produttivo perdere così tanto tempo sulle definizioni lessicali o legali?

Abbiamo davvero bisogno di vedere l'orrore di Gaza etichettato come "genocidio" per chiedere la fine dei massacri di civili inermi?

Ci basta vederci rassicurati sull'inesistenza dell'Antropocene per chiudere gli occhi davanti agli squilibri climatici e alla sofferenza di ecosistemi avvelenati?

Incartarci sul lessico non ci serve a nulla, se non a perdere tempo e magari a fare il gioco di chi vuole minimizzare (o più di rado esagerare).

Il Mondo ha bisogno di aiuto, adesso, non di un dizionario...

Commenti

  1. Israele sta completando il genocidio dei palestinesi Putin ha sempre avut l'biettivo della guerra all'Europa e l'operazione militare è una menzogna

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    1. A noi può sembrare chiaro, ma altri la pensano molto diversamente... buona serata

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  2. Se c'è rischio di "guerra mondiale" (e sulla definizione c'è poco da discutere) a me frega davvero poco da cosa derivi, come intepretarla, quali le cause principali, indirette, oggettive.. etc a me interessi non esploda e basta. Sono con te sull'importanza di non distruggerci, innanzitutto.

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  3. Il Mondo ha bisogno di aiuto e in questo mondo ci siamo tutti.Il coinvolgimento deve esserci altrimenti saremmo degli automi privi di sentimenti ,di emozioni.

    Dovremmo riacquisire la "semplicità" in ogni senso , poiché è da questa che si può attingere nel far fronte comune per capirsi ..." e solo capendosi è possibile giungere a un qualche tipo di accordo, o almeno dissentire con un minimo di cognizione di causa"

    Abbiamo aggiornato il dizionario negli ultimi tempi,stilato classifiche di divisione,fatto ricorso all'esaltazione individualistica e alla competizione distruttiva e prevaricatrice .Esserne consapevoli è già qualcosa ,ma non basta se il senso di umiltà viene sostituito dall' arroganza e dalla presunzione, scadendo in forme di diatribe che perdono di oggettività verso il tema a cui far fronte.Siamo sempre più propensi al litigio e ad imporre la soggettiva veduta,piuttosto che disponibili al dialogo costruttivo .Chiaro che più etichette produciamo più il livello di attenzione si disperde tra quella che ci rappresenta in pieno.Focalizzare l'attenzione dentro noi stessi per poter scorgere il di fuori con più chiarezza,senza fare eco alla maleducazione ,al male ,all'odio.

    Buongiorno

    L.

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    1. Sì, abbiamo bisogno di più semplicità... grazie per la visita, e buona serata

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  4. Oggi come oggi abbiamo bisogno della pace, ma credo che manchi la volontà di fare
    la pace e mancano le persone autorevoli che si impegnino per la pace, oppure ci
    sono poche persone che lo fanno.

    Oggi e il periodo odierno è importante, ma il problema primario è che non impariamo niente dal passato. Per almeno 20 anni (limitandoci all'Europa) Putin è stato foraggiato acquistando
    gas e altro quando il diretto interessato, appena arrivato al potere, radeva al suolo
    Grozny e la Cecenia, invadeva la Crimea e cercava di prendersi la Georgia.

    Certo, è stato scaltro e astuto, ma ciechi i governanti Europei che lo hanno
    foraggiato in vario modo. Una guerra non si organizza da un giorno all'altro.
    Se arriverà la pace, cosa che spero con tutto me stesso, tutti (e soprattutto
    chi ha il potere di decidere) deve capire di chi ci si può fidare e da chi
    dobbiamo difenderci...imparare dal passato, altrimenti quel passato ritorna.

    Un salutone e alla prossima

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    1. Mi trovi pienamente d'accordo, le radici di questa guerra sono molto più profonde e antiche di quanto sembri... buona serata, a presto

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  5. Il grande giornalista Cesare Marchi, tanti anni or sono, aveva trattato l'argomento dell'importanza delle parole. Lui diceva che il linguaggio alla "vasellina", usato sempre più spesso avrebbe cambiato il vero senso alle parole. Purtroppo oggi quell'idea si è trasformata in realtà.
    Le parole sono importanti, chi parla male, pensa male e vive male.. Moretti docet. Serena serata.

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    1. È vero, ormai qualsiasi cosa può voler dire tutto e il contrario di tutto: è che oggi questo volersi concentrare sulle definizioni sembra spesso voler più oscurare che chiarire...
      Buona serata, grazie per la visita

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  6. ....credo che puntualizzare sul linguaggio, di fronte a eventi gravissimi, sia del tutto inutile. Purtroppo, alcuni dittatori, non sono capaci di starsene tranquilli a casa loro, e ogni due anni invadono territori limitrofi, e non solo, procurando ingenti danni umani. In altri territori "caldi" del Medio Oriente vige l'educazione, fin dalla nascita, di odiare nemici territoriali atavici, per cui è difficile, che si trovino accordi pacifici, e le stragi sono all'ordine del giorno, purtroppo.
    Buona Pasqua e un saluto

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    1. Ricambio l'augurio di una serena Pasqua, ne abbiamo davvero bisogno...

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  7. Rischiamo veramente una guerra mondiale, speriamo che torni la ragione.

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    1. Anche chi insegue la Guerra Mondiale agisce per le sue "ragioni", purtroppo... buona serata

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