Il Mondo sta male ma non muore mai

Un razzo lanciato sul mare traccia un arco luminoso nel cielo


L'eterna escalation da cui non si torna mai davvero indietro


Un sabato sera come tanti, mi aspettavo qualche ora tranquilla.

Nel giro di un attimo, invece, mi sono ritrovato come milioni di altre persone a seguire in diretta il possibile inizio della fine.

Sì, dopo giorni di supposizioni e avvertimenti, l'attacco dell'Iran a Israele è arrivato per davvero.

Una marea di droni e qualche missile in mezzo, quasi tutti abbattuti e con poche (ma purtroppo non nulle) conseguenze.

Sui social, qualcuno ha evocato lo spettro del 1° settembre 1939, altri invece sembravano affascinati, come soggiogati da un brutto film di guerra o da un perverso reality show.

Terza Guerra Mondiale in arrivo?

Quasi subito, la smentita: l'Iran si è detto disposto a chiudere così la faccenda, a considerare il letale raid israeliano ai suoi rappresentati adeguatamente vendicato, purché Tel Aviv non volesse replicare; da parte sua il governo Netanyahu (probabilmente con una buona dose di persuasione americana) è sembrato da subito poco incline a reagire, almeno per ora.

Tutto "bene", dunque.

Eppure, nonostante il cauto ottimismo generale, non ci si può non chiedere quando finirà, tutta questa storia... proprio tutta, dal 1948 almeno in poi.

Sì, l'Iran ha esibito i muscoli, e magari indotto i dirigenti di Israele a più miti consigli...

...tuttavia, sotto le ceneri, la brace continua a bruciare.

Gaza è ancora in macerie, e tale resterà a lungo.

La violenza interetnica non si placa.

E mentre da più parti si morde il freno, il rancore cresce.

Ma c'è di più: l'attacco iraniano ha forse segnato in modo ancora più netto l'inizio dell'era dei droni: economici, numerosi, letali.

Quanto tempo prima che qualcuno li usi con meno scrupoli di Tehran?

Quanto tempo prima che lì o altrove venga colpito anche solo per caso l'obiettivo sbagliato (magari una centrale nucleare, ad esempio quella di Zaporizhzhia in Ucraina) innescando disastri incontenibili e accendendo micce impossibili da estinguere?

Chi lo sa.

Intanto anche oggi il Mondo non è morto; ma sta un po' peggio, e per questo forse qualcuno non è proprio in vena di festeggiare.

Un attacco alla volta, un morto alla volta, lo stillicidio continua.

Arriveremo davvero al punto di sperare che finisca e basta, non importa come?

Commenti

  1. C'è un antico detto (credo di epoca romana) che dice: "L'esercito cade un soldato alla volta".
    È uno stillicidio continuo giorno dopo giorno. Crudeltà e drammi si alternano ogni
    giorno alle bombe. Difficile dire come andrà...spero che ad un certo punto prevalga uno stop
    una tregua...

    La terra come tutti noi ha bisogno di pace e concordia. Ma la terra, come la forza della natura, da milioni di secoli sa cosa fare, non ha bisogno di noi esseri umani. La terra esiste sin da prima
    che veniamo in questo mondo.

    C'è un cinismo ed un egoismo di fondo tremendo alimentato da odio e paura. A volte lo scrivo anche in altri commenti, ma la terra ha impiegato milioni di anni, cataclismi, terremoti, eruzioni dei vulcani per creare i minerali e le materie fossili come il petrolio, il carbone e le pietre preziose. Milioni di anni per creare tutto questo...la nostra società nell'arco di poco più di un secolo consumerà tutto il petrolio esistente, come altre materie fossili. Il massimo dell'egoismo...

    Un salutone e alla prossima

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    1. È proprio vero, sono tante piccole crepe che aggiungendosi una alla volta ogni giorno rischiano di far cadere la casa tutta in una volta, senza che ce ne rendiamo conto...
      Buona serata, a presto.

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  2. Quello che mi preoccupa davvero è la scintilla che può scattare nel conflitto ucraino. La NATO sta ammassando (nel silenzio generale della stampa internazionale) ingenti truppe e mezzi ai confini strategici con la Russia. Basta un attimo, un drone finito fuori posto, un gruppo di soldati che sconfina e viene ucciso, e ci ritroveremo davvero in un conflitto mondiale. La diplomazia è morta e sepolta, ed all'Europa sembrano prudere le mani più del necessario (vedi Macron e le sue dichiarazioni). Putin non ragiona, ma questo non vuol dire che dobbiamo abbassarci al suo livello. Eppure nessuno sembra interessato ad andare a suonare il citofono del Cremlino e fare due chiacchiere con l'inquilino della Piazza Rossa. Sono molto preoccupato.

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    1. Vero, in fondo anche la Prima Guerra Mondiale iniziò con un duplice omicidio: un "semplice" fatto di cronaca nera e di crisi politica tra due Paesi che però data la massa di interessi contrapposti e ostilità maturato negli anni precedenti portò al disastro...
      Speriamo bene.

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  3. Mai come adesso, non c'è da stare sereni, basta veramente poco per l'inizio di un conflitto mondiale.

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    1. Come recita il detto, le guerre si sa quando iniziano ma non quando (e come) finiscono...

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