Nostalgia avvisaglia?


La nostalgia per "i bei tempi andati" è un'emozione umana ma spesso ingiustificata... ma adesso forse no


Nostalgia canaglia...

Nostalgia. 

Ripensare a un passato che si ricorda con affetto, e che magari si vorrebbe rivivere.

È capitato a tutti, prima o poi, no? Un sentimento sottile, un profumo che si avverte all'improvviso nell'anima, evocato dalle fonti più inaspettate, come un incontro, una canzone, o anche un video su YouTube (con annessa sezione dei commenti piena zeppa di frecciate agli artisti, ai film, alle serie televisive o ai cartoni animati "di adesso", sempre considerati "peggiori"...).

Reazione umana, molto umana, troppo umana: e come tante cose umane, a volte manca il bersaglio, crediamo di provarla per qualcosa ma il vero obiettivo è un altro.  


Cos'è è davvero, a volte, la nostalgia

A volte ripensiamo davvero a "quel" momento, a "quella" persona.

Ogni tanto, però, la nostalgia è più indefinita, ricopre periodi di tempo sempre più lunghi, che finiscono per diventare i "bei tempi" rimpianti da tanti genitori e nonni.

"Bei tempi" che però il più delle volte a ben guardare tanti belli non sono stati, almeno non per tutti: per esempio, potrei scrivere un intero post raccontandovi di come gli anni Novanta siano stati forse uno dei periodi più sereni della mia vita, almeno fino ad ora; ma se al mio posto ci fosse un blogger bosniaco rimasto per anni ostaggio della guerra dei Balcani o un ex-cittadino sovietico alle prese con la caduta del Comunismo, leggereste qualcosa di molto diverso.

E anche volendosene infischiare degli altri, a spremersi bene le meningi non è difficile togliersi gli occhiali rosa un po' appannati e iniziare a notare qualche crepa sul ritratto del bel tempo che fu: convenzioni sociali noiose e opprimenti, crisi di vario tipo, problemi personali... 

A volte, non è tanto il periodo in sé che ci manca, ma come eravamo, chi eravamo allora: più innocenti, con meno responsabilità, più in forze, circondati da persone amate che ora non ci sono più, e magari animati da speranze non ancora ammazzate da una rassegnazione spacciata per "maturità".   

Una questione tutta soggettiva, quindi?

I boomer brontoloni e i musoni su YouTube hanno torto?

Be', forse le cose sono più complicate di così...


Nostalgia avvisaglia?

Per quanto basata su ricordi non sempre affidabili e a volte su una certa dose di ignoranza, la nostalgia è un'emozione potente perché può diventare un rifugio.

Ad esempio, un rifugio dalle tante, troppe cattive notizie che ci arrivano ventiquattr'ore su ventiquattro, intasandoci il cervello e il cuore; un riparo dal senso di smarrimento che proviamo di fronte a tanti disastri, che nessuno sembra essere più in grado di risolvere o almeno mitigare.

E quando le cose non vanno bene, diventa naturale ripensare al passato, a volte senza neppure averlo vissuto in prima persona (basti pensare al successo tra i giovani di serie quali Stranger Things, o al ciclico ritorno in auge di mode e stili vintage nell'ambito della moda). 

Nostalgia canaglia... ma a volte anche avvisaglia.

Quando il presente è faticoso e il futuro è incerto, il passato è tutto quello che ci resta.

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