Brutti tempi, asticelle basse
Quando il Mondo sembra impazzito, anche sognare diventa un lusso
Felice? Meglio sereno
Mai come in queste ultime feste ho pronunciato e sentito a mia volta la parola "sereno": sereno Natale, sereno Anno Nuovo... di solito l'aggettivo è "buono", qualcuno azzarda anche un "felice", ma a questo giro il sentimento prevalente tra molti sia on- che offline sembra essere il desiderio di serenità.
Niente contro la serenità, ci mancherebbe: è una condizione magari meno esaltante ma più durevole della felicità, più sostenibile se vogliamo; ma viene da chiedersi se questo piccolo cambiamento lessicale non sia la spia di un fenomeno più complesso.
Forse stiamo perdendo la capacità di sognare; o meglio, ce la stanno portando via.
Navigare a vista, e senza meta
Non c'è niente di male nell'accontentarsi: nella vita capita spesso di partire in quarta con sogni e progetti ambiziosi per poi rendersi conto che quella strada non ci sta portando da nessuna parte.
È un esperienza che può rivelarsi dolorosa, certo; di solito, però, a questa consapevolezza si aggiungono la possibilità di intraprendere altri percorsi e soprattutto la serenità (appunto) che ci viene da ciò che di buono già ci è stato donato o abbiamo conquistato.
Oggi invece la prospettiva è diversa: ci accontentiamo perché vediamo il marasma di crisi, guerre e problemi intorno a noi, ma sentiamo di avere sempre meno strade alternative, e temiamo di percorrerle per paura di perdere quello che già abbiamo, sostentamento, diritti, libertà, magari con la complicità di tecnologie sempre più invasive e piegate a scopi malevoli.
Si naviga a vista, cercando un attimo di calma, senza più veri obiettivi.
Un gioco tutto in difesa, dove la massima e sempre temporanea "vittoria" è restare fermi al punto di partenza, quasi una rappresentazione plastica della vita come la vedono ad esempio gli antinatalisti.
Come luci nella tempesta
Come sconfiggere la paura e lo sconforto?
Diventando piccole luci nel mare in tempesta, nella crisi della fiducia e della civiltà che stiamo attraversando: un piccolo gesto non salva il Mondo, ma può salvare qualcuno.
Solo impegnandoci così, ognuno per quanto gli sia possibile, possiamo provare a riportare la serenità da aspirazione ormai quasi irraggiungibile a base da cui partire per realizzare la nostra dignità di esseri umani vivi qui e ora.
Doniamo, condividiamo, informiamo, manifestiamo, ascoltiamo, confortiamo: non è molto, ma è tutto ciò che abbiamo.
Sicuramente i tempi sono brutti. Le guerre derivano dall'indebolimento degli USA, ormai superati da Cina e Russia. L'Occidente è in crisi e il conflitto Israele /Palestina non prevede sbocchi di pace.
RispondiEliminaNoi siamo nel blocco delle popolazioni che subiscono e contano pochi. Ci toglieranno anche la libertà di esprimere opinioni.
Il futuro è incerto e bisogna farsi forza per restare lucidi e soprattutto solidali.
EliminaAlla prossima Gus, buon 2024.
Anch'io sul mio blog ho augurato un po' di serenità ai miei lettori. Sintomo dei tempi e degli eventi intorno a noi, che ci travolgono e ci fanno sentire impotenti: tutto è più grande di noi, e non abbiamo più la forza per cambiare le cose. Il mio suggerimento? Non lasciarsi trascinare dall'apatia, ma imporsi piccole sfide quotidiane. Come diceva qualcuno, la sfida è quella cosa che dà sapore alla vita. E per me questa è sempre stata la filosofia di vita che mi ha dato la forza di continuare.
RispondiEliminaSicuramente i progetti personali ci aiuteranno molto a restare sani di mente in questo nuovo anno.
EliminaSereno 2024!
Mi auguro e lo auguro a tutti qualcosa che sembra utopia. Auguro serenità quel che basta per vivere.
RispondiEliminaMa certo il mondo ha bisogno di serenità, cosa che sembra molto difficile da raggiungere.
Un salutone e alla prossima
Speriamo... buon inizio di 2024!
EliminaNon credo che augurarsi serenità sia una retrocessione dei desideri. La felicità è un picco che distoglie per qualche attimo dalle solite sensazioni, la serenità è stare in pace con se stessi. A me pare meglio.
RispondiEliminaCiò che scrivi è molto vero e sono assolutamente d'accordo con te; quello che mi stupisce è che solo ora in tanti stiano "rivalutando" questa condizione...
EliminaBuon proseguimento di 2024, a presto!